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17 Settembre 2010 | Attualità

Meno pirateria informatica, più lavoro

La pirateria ruba posti di lavoro. Il commercio e la diffusione illegale di materiale culturale protetto da diritto d’autore debilitano il mercato e causano anche la sparizione di decine di posti di lavoro e una perdita di centinaia di milioni di euro per gli Stati, privati delle entrate fiscali derivate dalla vendita legale. Fare chiarezza e a quantificare i danni del mercato nero del web è lo scopo del rapporto The Economic Benefits of Reducing Software Piracy. Per il nostro Paese, una riduzione del 10% del tasso di pirateria, oggi attestato al 49%, nell’arco di due anni rappresenterebbe un impulso sia per il sistema economico complessivo sia per l’Erario pari al 37%. Se la stessa riduzione del 10% del tasso di pirateria si riuscisse ad applicare nello stesso arco di tempo in 42 Paesi, si tradurrebbe in 100 miliardi di euro in attività economiche incrementali , in 500mila nuovi posti di lavoro ad elevata qualificazione e in oltre 22 miliardi di euro di nuove entrate per i sistemi fiscali interessati.

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