L’edizione 2010 del Roma Film Fest è nata e prosegue all’insegna della sommossa dei lavoratori del mondo del cinema, fiaccati dai nuovi tagli pubblici al settore. Anche ieri, striscioni, megafoni e mobilitazioni dei diversi sindacati hanno bloccato parte del tappeto rosso, richiamando l’attenzione del pubblico e dei media sul mondo nostrano della settima arte. Il clima di protesta coinvolge anche alcuni dei protagonisti della rassegna: alla presentazione di Le cose che restano , film tv prodotto da Rai Fiction con la regia di Gianluca Tavarelli, gli attori hanno solidarizzato con i manifestanti. La fiction, quattro puntate da novanta minuti ciascuna, racconta la storia di una famiglia borghese italiana a partire dalla morte del più piccolo di quattro figli, che darà il la a intrecci ed eventi che dal privato toccheranno grandi tematiche pubbliche della storia italiana. Tra gli interpreti, Claudio Santamaria, Paola Cortellesi, Lorenzo Balducci, Ennio Fantastichini. Il titolo della serie, spiegano i responsabili di Rai Fiction, viene da una poesia di Emily Dickinson: “ E’ un grande affresco sulla sostanza della società italiana – dice Tavarelli -, anzi direi della società occidentale, che affronta temi come l’ immigrazione, l’omosessualità , un’apertura nuova nei rapporti interpersonali”
Roma tra film, fiction e proteste

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