Telecom, Vodafone, Fastweb, Tre, Wind, British Telecom e Tiscali hanno siglato memorandum per l’istituzione di una società a partecipazione pubblico-privato per la realizzazione delle nuove infrastrutture passive (scavi, i cavidotti e la posa della fibra spenta) per coprire capillarmente l’Italia con la fibra ottica. Nei prossimi tre mesi saranno fissate le regole che disciplineranno l’attività della società. Secondo quanto dichiarato dal ministro per lo Sviluppo Economico Paolo Romani, la Cassa depositi e prestiti è disposta a investire nella società sia come equity sia attraverso un finanziamento, a patto che sia assicurato un giusto ritorno. L’intenzione è quella di coinvolgere nei prossimi mesi le Regioni, gli Enti locali e le Istituzioni finanziarie pubbliche e private. La società, secondo quanto si apprende, opererà in un regime di sussidiarietà , intervenendo nella realizzazione delle infrastrutture dove queste non siano già state realizzate dagli operatori. Compito dell’ Agcom sarà quello di definire un quadro regolamentare di accesso alle infrastrutture che dovranno essere aperte a tutti gli operatori alle medesime condizioni.
Ngn, operatori uniti per la fibra

Guarda anche: