Dal prossimo 4 aprile il mondo della rete non sarà più lo stesso: Larry Page, co-fondatore di Google con Sergei Brin, ha deciso di prendere in mano le redini della società Eric Schmidt, da dieci anni al timone della web company californiana, cede al giovane collega il ruolo di amministratore delegato (Ceo) e diventa presidente esecutivo della società ” Abbiamo parlato a lungo di come poter semplificare al meglio la nostra struttura di management e di come velocizzare il processo decisionale. Larry è pronto e sono contento di poter lavorare sia con lui che con Sergey ancora per molto tempo” , ha dichiarato Schmidt, spiegando che ” Larry fonderà la visione di business con la tecnologia mentre io mi occuperò di relazioni con clienti e relazioni d’affari di più ampio respiro” . L’uomo in giacca e cravatta cede dunque la scena al giovane in jeans e t-shirt , avvicendamento in linea con l’immagine delle altre realtà di successo sul web. Si pensi al look del numero uno di Facebook Mark Zuckerberg, a quello dell’ad di Twitter Dick Costolo o a quello del papà di Foursquare Dennis Crowley. Giovani, un po’ trasandati e padroni delle loro creature. Page li raggiunge dopo aver trascorso dieci anni dietro le quinte, meglio tardi che mai. Contestualmente all’annuncio il gruppo ha presentato i risultati trimestrali, superiori alle aspettative degli analisti. Il fatturato è aumentato del 17% a quota 8,44 miliardi di dollari e l’utile netto netto è stato di 2,54 miliardi di dollari, in rialzo del 29%.
Google, Larry Page è il nuovo Ceo

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