E’ guerra verbale tra gli ex amici Paul Allen e Bill Gates , fondatori di Microsoft. Allen, 58 anni, ha appena scritto un libro di memorie intitolato Idea Man, che arriverà sugli scaffali delle librerie statunitensi il 19 aprile, e promette polemiche a non finire. Nel testo, Bill Gates viene definito come un uomo dedito esclusivamente ad arricchirsi , anche a discapito dei compagni di avventura, incrementando di volta in volta i propri guadagni, mentre le percentuali a favore dell’amico venivano ridotte. Gates non si sarebbe mai fidato del lavoro di Allen, fin dai primi sviluppi del linguaggio di programmazione BASIC per i microcomputer Altair 8080. Avrebbe passato intere notti a controllare i codici di Allen, alla continua ricerca di errori. Inizialmente, i guadagni Microsoft venivano spartiti i proporzione di 60-40 tra Gates e Allen, ma dopo poco tempo si passò a 64-36 in favore di Gates, accusato infine di aver tramato con Steve Ballmer per la fuoriuscita dalla società dello stesso Allen. A Ballmer, neo arrivato, venne subito affidata una equity del 9% della compagnia, mentre Allen rimaneva fermo al 5%. “ Ho contribuito alla nascita dell’azienda ed ero ancora un membro attivo ai vertici di comando – ha spiegato Allen nel libro -. Poi, il mio partner e il mio collega iniziarono a tramare per farmi fuori. Opportunismo da mercenari, puro e semplice”.
Liti di letto in Microsoft: Allen vs Gates

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