Da qualche giorno, la blogger siriana Amina Arraf non aggiorna il suo diario internet. La ragazza è stata prelevata da casa da uomini armati e condotta in un luogo segreto, e di lei non si sono perse le tracce. La denuncia del rapimento è stata fatta attraverso un post sul suo stesso blog, A gay girl in Damascus , e il mondo del web, da Twitter a Facebook, ha visto la mobilitazione di amici e lettori della ragazza che esortano a contattare giornalisti, personaggi pubblici e l’ambasciata americana per chiederne il rilascio. Dallo scoppio delle proteste anti-regime nel marzo scorso, con la conseguente espulsione di gran parte dei giornalisti stanieri dalla Siria, il blog di Amina è diventato fonte di notizie di prima mano per la stampa internazionale. I suo post si erano fatti via via più diretti e aggressivi, fino a chiedere la cacciata del regime: “Devono andarsene, devono andarsene subito. Non c’è altro da dire”, scriveva domenica scorsa, poco prima di sparire.
Siria, il web si mobilita per la blogger Amina

Guarda anche: