Standard and Poor’s ha deciso di declassare il nostro Paese, tagliando il rating sulla capacità dello Stato di far pronte al debito pubblico. Un passo indietro deciso, che prelude a una nuova, futura, possibile retrocessione se il programma di austery varato recentemente dal Governo non coglierà i frutti sperati. Standard and Poor’s non usa mezzi termini: “ La fragilità della coalizione di governo in Italia limita la capacità di risposta dello Stato nell’affrontare una crisi economica e finanziaria ”. Un dito puntato contro Silvio Berlusconi e la coalizione di maggioranza , che da parte sua respinge ogni accusa e rilancia “ le valutazioni di Standard and Poor’s sembrano dettate più dai retroscena dei quotidiani che dalla realtà delle cose e appaiono viziate da considerazioni politiche ” Un momento difficile per l’Italia, che è stato ampiamente analizzato anche dalla stampa estera. Per The Guardian “ Italy downgrade adds to eurozone contagion fears ”, sottolineando come il contagio nella zona Euro è sempre a rischio; anche il Financial Times è molto chiaro: “ tocks shrug off Italy downgrade ”. Oltralpe i titoli sono sufficientemente chiari: secondo Le Figaro l’agenzia di rating è in aperto scontro con il Governo (” S&P: accrochage avec Rome “), mentre Le Monde non lascia spazio a interpretazioni, usando il verbo ‘degradare’: ” Standard and Poor’s dégrade l’Italie “. In Spagna, dove la situazione economica non appare molto diversa da quella italica, su tutti è chiaro El Pais ” España tiene un mes para evitar correr la misma suerte que Italia “.
Italia declassata, il mondo (a differenza di Berlusconi) la vede così

Guarda anche: