Ai direttori delle testate online , per i quali la Cassazione ha già stabilito che non si possono applicare le norme sulla stampa , non si può nemmeno addebitare la responsabilità di non aver rimosso dal sito un c ommento inviato da un lettore e ritenuto diffamatorio . La Cassazione ha infatti annullato la condanna per omesso controllo nei confronti dell’ex direttore dell’edizione online dell’ Espresso Daniela Hamaui. Ai supremi giudici, il legale di Hamaui ha fatto presente che l’articolo incriminato ” non era un commento giornalistico , ma un post inviato alla rivista e cioè un commento di un lettore che viene automaticamente pubblicato, senza alcun filtro preventivo “. Consapevoli delle peculiarità delle edizioni online, i giudici di merito della Corte di Appello di Bologna avevano addebitato al direttore non l’omesso controllo ma l’omessa rimozione del commento . Accogliendo poi le obiezioni difensive, la Suprema Corte rileva che tra l’editoria cartacea e quella elettronica non c’è solo una ” diversità strutturale ” ma ” altresì la impossibilità per il direttore della testata online di impedire la pubblicazione di commenti diffamatori, il che rende evidente che la norma penale che punisce l’omesso controllo non è stata pensata per queste situazioni , perchè costringerebbe il direttore ad una attività impossibile “.
Commenti online: nessuna responsabilità per il direttore

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