Le e-mail dirette (92%) e i giornali (91%) più degli altri media influenzano i nativi digitali , cioè coloro che che sono nati al ridosso del nuovo millennio, negli acquisti . Un’influenza maggiore da quella esercitata dai canali digitali , come i siti web del negozio stesso (84%) o la ricezione di e-mail da parte dei venditori (78%). E’ quello che emerge da una recente indagine condotta da Nielsen . I dati indicano che, quando si tratta di shopping, i giovani sono più esperti di tecnologia rispetto alla generazione più adulta, e quindi è più probabile che le loro scelte commerciali sia maggiormente influenzate dall’utilizzo di smartphone, dalla consultazione dei social media e dalla ricezione di e-mail. Sebbene la maggior parte dei rivenditori utilizzi canali di promozione sempre più evoluti dal punto di vista tecnologico, come le newsletter (93%) o i feed di Twitter (78%), secondo l’analisi di Nielsen questi approcci così sofisticati interessano poco gli utenti più giovani. Infatti, solo 2 su 5 si basano sulle newsletter (44%) o sulle informazioni che arrivano da Facebook (41%) per orientarsi nello shopping.
Lo shopping dei nativi digitali è indirizzato da giornali e newsletter

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