Sul passaggio alla televisione digitale , la completa conversione “ deve avvenire entro la prima metà di quest’anno e le frequenze del dividendo digitale già aggiudicate, e già pagate, devono essere assegnate agli operatori mobili ”: lo ha chiesto il presidente dell’Autorità per le comunicazioni, Corrado Calabrò , durante un’audizione in commissione Trasporti della Camera. “ Noi faremo la nostra parte approvando entro gennaio – ha aggiunto Calabrò – i l piano delle frequenze per Abruzzo, Molise, Puglia, Calabria e Sicilia; dopodiché spetta alle istituzioni nazionali e locali far rispettare le leggi dello Stato e gli impegni presi. Diamo un segnale concreto che il Far west dell’etere in questo Paese è realmente finito. Diamo un segnale concreto di serietà anche al settore televisivo, rilasciando dopo decenni di provvisorietà i titoli autorizzativi definitivi ”. Ma i principali operatori di tlc, nella diffusione della banda ultralarga, “ avanzano ancora con il freno a mano tirato ”, ha detto Calabrò,che ha ricordato come l’Italia sia molto indietro, con una copertura territoriale della fibra “ al 10%, con poco più di 2,5 milioni di edifici passati e solo 300mila accessi attivi, un dato che grosso modo da 4 anni non varia ”
2012, l’anno della tv digitale

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