Ad Arcipelago vincono gli i rriducibili visionari e sognatori, come il protagonista del norvegese Tuba Atlantic di Hallvar Witzo, miglior Cortometraggio, ma anche come Corso Salani , a cui, a due anni dalla morte, è stata dedicata quest’ultima edizione del Festival, o come Simone Massi cui Arcipelago ha dedicato una personale completa. E’ l’italo-estone Just the Three of Us di Giampietro Balia il miglior Cortometraggio italiano vincitore di questa 20ma edizione di Arcipelago appena conclusasi a Roma: due fratelli alle prese con due madri in un rapporto familiare non facile. Sempre in ConCorto si aggiudica il premio Speciale della giuria Cesare di Karen Di Porto, in cui un padre separato si trasforma in centurione per sbarcare il lunario. Un difficile rapporto padre e figlio è anche al centro del corto premiato con una menzione speciale: L’intruso di Filippo Meneghetti.
Festival Arcipelago, vincono sognatori e visionari

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