La Regione Puglia ha approvato una legge che obblica la Pubblica Amministrazione regionale a dotarsi di software liberi a sorgente aperta . Secondo il testo di legge, l’hardware pubblico “per funzionare utilizzerà il software libero o, in alternativa, specifiche tecniche che permettono di sviluppare programmi in software libero” . La decisione di abbandonare software strettamente proprietari , come Windows o iOs, è stata accolta benevolmente da tutti i partiti in Consiglio. Risparmio, chiarezza e la possibilità di sviluppare specifiche adatte alla proprie necessità, queste le linee che hanno determinato la scelta dell’open source: “La Puglia è all’avanguardia sullo scenario nazionale, attraverso uno strumento che risponde alle esigenze della PA e dei cittadini in termini di accessibilità e trasparenza” , ha detto Nicola Frantoianni, assessore alle Politiche giovanili.
Puglia, fedeltà all’open source, per legge

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