“Quando ero piccolo cose come queste erano possibili solo nel regno della fantascienza. Così ho studiato arte “. Steve Vranakis è il direttore creativo di Google che ha dato vita a Web Lab , l’ultima meraviglia del colosso di Mountan View. Sta nei sotterranei del Science Museum di Londra e sembra fantascienza. La sala è inondata di musica tipo lounge, poi capisci che i suoni vengono creati via internet, da utenti sparsi in giro per il mondo. I visitatori possono interagire e piano piano parte il concerto, suonato a più mani. Ed è solo uno dei cinque esperimenti messi a punto da Google in collaborazione con il museo di Londra. ” L’idea era quella di portare l’umanità in primo piano. La magia di internet sino adesso è rimasta bloccata dietro gli schermi dei nostri apparecchi. Web Lab serve per mostrare il dietro alle quinte. Ed è tutto realizzato attraverso la tecnologia Chrome. Che è un semplice browser “, sottolinea Vranakis. Tecnologia al servizio dell’uomo e della sperimentazione, insomma. Ecco allora Sketchbots , dei robot personalizzati in grado di scattare fotografie e poi disegnarle sulla sabbia con uno speciale plotter; oppure Data Tracer, una mappa che traccia dove sono fisicamente conservate le informazioni online ricercate nel mondo; quindi Teleporter , una serie di periscopi web attraverso i quali è possibile visitare istantaneamente diversi luoghi nel mondo.
Google presenta la magia del Web Lab

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