Solo il 15% dei possessori di smartphone negli Stati Uniti crede alle garanzie fornite dai produttori di applicazioni sul trattamento dei dati personali. Lo dice un’indagine condotta a inizio luglio da Harris Interactive, secondo cui gli utenti cominciano a premunirsi contro eventuali furti d’identità: il 34% di essi, infatti, si informa sulle app che intende scaricare, verificando se la compagnia ha un protocollo per la protezione della privacy. La sfiducia imperversa tra i consumatori mobili americani: nel 2011, il 25% credeva alle garanzie offerte dai negozi online di applicazioni, ma in dodici mesi molti hanno verificato con mano la pericolosità potenziale di alcuni software. Secondo la ricerca l’85% dei possessori di smartphone non scarica alcuna app, mentre l’8% limita le informazioni condivise attraverso le applicazioni. Il problema privacy, così, diviene importante anche per il mercato smartphone , con il 37% dell’utenza che, in questo senso, ritiene i cellulari obiettivi sensibili tanto quanto i computer.
App mobili e privacy, gli utenti sono scettici

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