Apparentemente il ministero della Difesa di Mosca non si fida di Android, e ha lanciato un nuovo tablet che funziona con un software e un sistema di posizionamento satellitare rigorosamente made in Russia. L’Università nazionale per la ricerca nucleare di Mosca ha presentato al vicepremier Dmitry Rogozin un tablet che sembra funzionare con il sistema Android, ma in realtà utilizza un equivalente tutto russo. Il lancio, all’ Ifa di Berlino, segna l’avvio di quella che il Cremlino spera diventi la produzione di massa del suo primo tablet autarchico. Una grossa preoccupazione delle alte gerarchie della Difesa russa è che i dati raccolti e conservati da Google possano finire nella mani del governo Usa, facendo uscire allo scoperto comunicazioni riservatissime e sensibili. Il direttore dell’unità produttiva dell’università, Andrei Starikovsky, ha spiegato a Rogozin che verranno fabbricate due versioni del tablet , una per i consumatori e una per le necessità della difesa.
La Russia non si fida di Android

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