Mark Zuckerberg non ha commentato la riduzione del numero di utenti negli Stati Uniti e dell’abbandono di Facebook da parte degli utenti più giovani. La fuga dei ragazzi dal social network dovrebbe mettere in allarme gli investitori, dato che sono loro la fetta più grande degli utenti e coloro che hanno contribuito alla crescita del social network fin dalla sua nascita nel 2004. I giovani rappresentano infatti il principale indicatore di ciò che il resto degli iscritti potrebbe fare nei prossimi anni, diventando così il termometro delle prospettive del gruppo. Secondo i dati comScore presi in esame da un analista di Wall Street, nel mese di agosto il tempo trascorso online è diminuito del 12% . L’utilizzo di Facebook da parte dei giovani nelle fasce di età 12-17 anni e 18-24 anni è calato rispettivamente del 42% e del 25% . Si tratta di un segnale molto preoccupante con un trend negativo che può essere giustificato solo in parte dalla transizione verso il mobile.
Facebook non è un social per giovani

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