Il commercio digitale guarda a est. Non solo alla Cina, ma anche alla Russia. A vent’anni dal dissolvimento dell’impero sovietico, Mosca è la capitale di una nazione in crescita , che punta sulla tecnologia e su internet per rafforzare la sua economia. L’e-commerce russo segna un trend positivo del 23% su base annua e nel 2011 ha convogliato affari per 10,5 miliardi di dollari. Entro il 2020, però, potrebbe arrivare a valere 50 miliardi di dollari. A scommettere sul commercio elettronico russo non sono solo le compagnia occidentali , come dimostra la ricerca presentata da East-West Digital news e Data Insight. All’ombra del Cremlino navigano ogni giorno 60 milioni di internauti, ma solo il 30% della popolazione compra online. Le potenzialità di crescita, dunque, sono molte. Le infrastrutture sono in fase di espansione e migliorando la capillarità dei servizi Amazon ed eBay potrebbero trovare la loro consacrazione anche nell’est europeo. Magari in partnership con qualche compagnia locale , che aiuti a coprire l’immenso territorio russo e a mediare con la burocrazia. Tra questi, i colossi Ozon e Molotok, che dopo aver saturato i mercati di Mosca e San Pietroburgo si stanno spostando in provincia.
Russia, la nuova frontiera e-commerce

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