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27 Settembre 2012 | Attualità

Vietnam, per i blogger dissidenti c’è il carcere

  Dall’Occidente erano giunti ripetuti appelli al rilascio, ma le autorità vietnamite non si sono fatte impietosire: il processo-lampo a tre blogger dissidenti tra i più noti nel Paese socialista si è concluso con pene dai 4 ai 12 anni di reclusione per propaganda contro lo Stato .   Nguyen Van Hai, Ta Pong Tan e Phan Thanh Hai sono stati condannati rispettivamente a 12, 10 e 4 anni di carcere, alla fine dei quali dovranno scontare altri tre anni agli arresti domiciliari. Il verdetto, emesso in poche ore da un tribunale di Ho Chi Minh City, è stato raggiunto applicando l’ articolo 88 del codice penale, frequentemente utilizzato per reprimere ogni dissenso .   Per il giudice, gli accusati “hanno abusato della loro popolarità su internet per postare articoli che criticano il partito, distruggendo la fiducia dei cittadini nello Stato ”. I tre blogger sono parte del Club dei giornalisti liberi, un gruppo di cittadini-reporter che denunciano la corruzione e gli abusi delle autorità  

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