iFixit ha pubblicato uno studio effettuato in collaborazione con HealthyStuff nel quale si è cercato di quantificare i componenti chimici presenti negli smartphone più popolari.I ricercatori hanno eseguito una analisi spettometrica a fluorescenza tramite raggi X di 36 dispositivi , assegnando a ognuno di esso un valore di tossicità secondo una scala di punteggi compresi tra 0 e 5. Il processo ha previsto l’analisi dei singoli componenti di ogni dispositivo e la verifica della presenza in essi di 12 tra le più comuni sostanze chimiche, tra cui bromo, mercurio e piombo. Il terminale che ha raggiunto il livello più alto ed è quindi risultato il peggiore è il primo iPhone 2G . All’opposto, nei primi sei posti della classifica troviamo le ultime due soluzioni del colosso di Cupertino, ovvero iPhone 5 e iPhone 4S. Nonostante si tratti comunque, anche nei casi peggiori, di quantità di agenti chimici abbastanza contenute, resta da sottolineare il fatto che essi siano comunque presenti e se portati per qualsiasi motivo a contatto con l’utente potrebbero comunque risultare dannosi. L’unica nota positiva è la tendenza riscontrata a migliorare, e quindi diminuire, la quantità di sostanze chimiche con il passare del tempo.
Smartphone, molte sostanze chimiche dannose

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