Santander meglio di tutti. E’ la città spagnola quella più ‘smart’ , ovvero il centro urbano che meglio di tutti ha saputo far uso delle nuove tecnologie, integrarle nella propria struttura a vantaggio dei cittadini. Questo dice la Smart City Exhibition di Bologna. Gli abitanti del centro iberico possono contare sul progetto di realtà aumentata che, attraverso un semplice smartphone, permette di identificare negozi, mezzi pubblici, luoghi d’interesse storico e uffici presenti in città. La tecnologia digitale aiuta gli abitanti a orientarsi nel tessuto urbano, ma anche le istituzioni a risolvere i problemi, proprio grazie al connubio tra dispositivi hi-tech e abitanti: “Un utente vede un incidente, lo segnala via smartphone al consigliere comunale che lo dice a un tecnico – dice il sindaco di Santander, che poi spiega -:u na città intelligente sa coordinare tutti i servizi: generando una struttura tecnologica unica, un cervello centrale che rimanda a tutte le attività periferiche” . E in Italia? Milano ha creato un assessorato alla ‘smart city’ e sta provando a sviluppare una rete di servizi in wifi, per il resto tutto (o quasi) tace. La strada verso l’innovazione è lunga e tortuosa, soprattutto in periodo di crisi, ma proprio la ‘città intelligente’ potrebbe fare da antidoto al protrarsi della stagnazione economica, grazie ad accordi con le aziende locali di It, al risparmio dato da servizi multimediali efficienti e alla maggiore interazione dei cittadini con il territorio.
La città più intelligente? E’ Santander, pare

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