L’allarme arriva dai dati raccolti da A kamai Intelligent Platform , relativi al secondo semestre del 2012. Classificata al penultimo posto, l’Italia sfiora ancora una volta un primato di arretratezza. Il campo in questione questa volta è internet, il suo utilizzo, le modalità di connessione , lo sfruttamento o meno della banda larga e dei metodi di connessione di ultima generazione. L’Italia si è classificata nona in Europa, peggior piazzamento in assoluto fatta eccezione per la Turchia . La banda larga su tutto il territorio è ancora un miraggio, dal momento che anche in questo secondo semestre 2012 la percentuale di utilizzo è calata del 14%, stabilizzandosi al 28%. Di contro però è aumentata, anche se di poco, la connessione a banda ultra larga dell’1,6%, attestando la percentuale nazionale di utenti che navigano a più di 10 Mbps intorno al 2,6%. Un risultato irrisorio se si considera che la Svizzera, prima classificata per l’utilizzo di banda ultra larga, conta una percentuale del 22. La velocità di connessione sta guadagnando tantissimo a livello globale: anno su anno l’utilizzo di connessioni superiori ai 10 Mbps è cresciuto del 44%, e tutta l’Europa sta aumentando in maniera esponenziale la sua portata di Mbps, dalla Polonia al Regno Unito, fino alla Romania che ha raggiunto il picco di 38,6 Mbps, contro i 17,4 Mbps italiani. Resta chiaro dunque che l’Italia vive una condizione di disagio soprattutto considerando che non solo la banda larga non ricopre tutto il territorio, ma addirittura ci sono posti in Italia, per lo più nel Sud del paese, dove l’unico modo per accedere ad internet è ancora solo la connessione analogica.
Banda larga, un miraggio italiano

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