Conquistare il mondo in un quinquennio: ecco in poche parole l’esperienza di Android , il sistema operativo mobile sviluppato dagli ingegneri di Google, che a inizio novembre compie gli anni e spegne esattamente cinque candeline. Alla fine del 2007, Android esordì sul mercato circondato da qualche diffidenza : da lì in poi, una serie di evoluzioni e di soprannomi ‘dolci’: da Apple a Cupcake e Lime pie, fino a Jelly Bean. L’occupazione dell’universo mobile a preso il via con l’esplosione degli smartphone (di cui ha il 60% del market share), trovando linfa ulteriore nell’allargarsi del segmento tablet (dov’è al 40%). Ad oggi, il software di Google conta nella propria scuderia oltre seicento dispositivi, tra cellulari di ultima generazione e mini-pc, mentre gli utenti attivi nel mondo hanno toccato quota 570 milioni. Avamposto privilegiato di Android sono gli Stati Uniti, dove ogni adulto possiede in media due gingilli mossi dal sistema operativo di BigG. Nel resto del mondo, il rapporto è di un apparecchio ogni dieci persone. Ogni giorno vengono attivati circa 1,3 milioni di dispositivi Android : di questo passo, entro il 2013 le utenze supereranno il miliardo. E se iOs, grazie a iPad e iPhone, mantiene un’aura quasi mistica, l’androide di Google è senza dubbio il sistema più popolare e, in prospettiva, redditizio. E’ adattabile a più dispositivi (ottime le partnership con Samsung per la serie Galaxy) e può sfruttare al meglio tutti i servizi di Mountain View, dal motore di ricerca a Gmaps, da Gmail a Plus, passando per Play e 560mila app specifiche. Numeri che sanno di gloria e prefigurano un mezzo monopolio di Google sugli ecosistemi mobili. Il sole sorge alto in California.
Android, cinque anni al fulmicotone

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