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16 Novembre 2012 | Attualità

Mal di stomaco Rai, il piatto piange

Continua la calata agli inferi della Rai. La televisione di Stato ha registrato nei primi nove mesi del 2012 perdite per 184,5 milioni di euro. Un tracollo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando il bilancio era stato in attivo per circa 32 milioni di euro. Causa principale della debacle è stata la flessione dei ricavi pubblicitari, associata alla spesa per i grandi eventi sportivi (Europei di calcio e Olimpiadi di Londra). Il rosso al 30 settembre è maturato nonostante la politica di riduzione dei costi cominciata in primavera, che ha permesso di risparmiare 82 milioni di euro. La parsimonia, però, non è bastata: i ricavi complessivi sono scesi a 2,04 miliardi di euro (-137 milioni rispetto al 2011), mentre gli investimenti sugli spot sono scesi a 559 milioni nel periodo in esame (-114 milioni). Segnali positivi arrivano solo dai canali tematici e dalle attività web del servizio pubblico , il cui fatturato pubblicitario ha registrato una crescita complessiva di 6 milioni di euro tra gennaio e settembre. A dispetto della crisi economica, l’audience dei canali Rai è rimasta stabile (41,5% in prime time, 39,8% nell’intera giornata): viale Mazzini deve ripartire proprio dal budget ridotto e dal pubblico, per immaginare un futuro al momento in bilico.

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