Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

3 Dicembre 2012 | Innovazione

Vent’anni di sms e non sentirli

Il 3 dicembre del 1992 veniva inviato il primo sms. Neil Papworth, un tecnico di Vodafone residente nel Regno Unito, decise di fare gli auguri di Natale in modo un po’ originale, così dal suo computer compose un semplice messaggio “Merry Christmas” e lo inviò al cellulare di un amico. Da quel momento, i ‘messaggini’ hanno invaso il mercato e cambiato il modo di comunicare di miliardi di persone. Cambiò la configurazione stessa dei telefoni portatili, non più utilizzati solo per parlare, mutò la lingua (con abbreviazioni, emoticon, storpiature) e si moltiplicarono le possibilità di comunicare con colleghi e conoscenti. Gli short message service furono concepiti per permettere agli operatori di inviare informazioni brevi ai clienti (160 caratteri a 7 bit), ma in due decenni hanno conquistato il mercato consumer. Nel 2011, in Italia, sono stati invitati 89 miliardi di sms e la cifra sembra destinata ad aumentare nell’anno in corso. Nonostante l’arrivo delle nuove reti, degli smartphone con e-mail e chat sempre a disposizione, nonché del VoIp, il pensionamento dei messaggini sembra ancora lontano.

Guarda anche:

operation-sasint

Dove sono i super ospedali italiani?

12 al Nord, 7 al Centro, soltanto 2 al Sud. Disparità di accessi che si traducono in viaggi della speranza per i pazienti Chiunque abbia avuto esperienza - come paziente o come care giver - in un...

RedBoy: l’app che trasforma le tue storie in video con la voce di Angelo Pintus

Nel panorama delle applicazioni dedicate alla creazione di contenuti, RedBoy si distingue per un approccio innovativo: permette agli utenti di trasformare le proprie storie in veri e propri video,...

L’intelligenza artificiale predice il Parkinson: pubblicata ricerca italiana con IA e neurostimolazione

Milano guida la rivoluzione delle neuroprotesi intelligenti. Un algoritmo prevede l'evoluzione della malattia con una settimana di anticipo Un nuovo algoritmo di intelligenza artificiale può...