Il controverso nuovo trattato di regolamentazione delle telecomunicazioni dell’Onu è stato firmato da 89 Stati membri dell’Itu, l’agenzia delle Nazioni Unite responsabile per l’informazione e le tecnologie di comunicazione. Lo ha annunciato Mohamed al-Ghanim, presidente della World Conference on International Telecommunication, organizzata a Dubai. Altri 55 Stati non hanno firmato. Il trattato, che entrerà in vigore nel gennaio del 2015 è il primo aggiornamento dell’Itrs, sottoscritto nel 1988, e ha sollevato molte critiche da parte di operatori internet, attivisti e paesi come gli Stati Uniti che ritengono che le nuove norme spianino la strada al controllo dei governi sulla rete. Ma il leader dell’Itu, Hamadoun Toure, ha insistito che il trattato non ha nulla a che fare con internet: ”Questa conferenza non ha nulla a che fare con il controllo della rete e non ci sono norme che riguardano internet ”, ha detto davanti ai partecipanti alla cerimonia di firma. Coloro che si oppongono al trattato, puntano il dito contro una risoluzione, peraltro non vincolante, nella quale si stabilisce che ‘ ‘ tutti i governi dovrebbero avere un ruolo e una responsabilità uguali nella governance di internet e per assicurare la stabilità, la sicurezza e la continuità dell’attuale internet e il suo futuro sviluppo ”.
Itu, votato un regolamento poco convincente

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