Anche una vignetta satirica, se contiene un errore, può essere al centro di un processo per diffamazione : per la sua “ capacità di suscitare l’attenzione dei lettori”, ha infatti un “valore quasi pari a un editoriale” . Lo sostiene la Cassazione , che ha annullato con rinvio al giudice del merito, la sentenza con cui la Corte d’appello di Roma ha assolto Altan , autore di una vignetta, riguardante Silvio Berlusconi, pubblicata su La Repubblica nel 2001 , e il direttore del quotidiano Ezio Mauro , accusati rispettivamente di diffamazione e omesso controllo. Nella vignetta in questione “era evidente il riferimento sulla sentenza della Cassazione relativa al processo per le tangenti Videotime, che aveva confermato la condanna della Fininvest e assolto Silvio Berlusconi ”. Nella vignetta, però, si parlava di Mediaset e non di Fininvest.
Omesso controllo anche per una vignetta

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