Rcs Mediagroup ha bisogno di investitori, capitali freschi e idee in quantità. Per questo, se i soci attuali non sono in grado di garantire il flusso di denaro e innovazione, meglio che lascino il posto ad altri. Questo il pensiero del comitato di redazione del Corriere della Sera in seguito all’annuncio del nuovo piano industriale dell’editore milanese. Ai giornalisti non piacciono i tagli al personale, 800 esuberi tra Italia e Spagna, e al comparto magazine , che perderà dieci testate. “Negli ultimi cinque anni – dice il comunicato del cdr -, gli azionisti hanno incassato dividendi per 107 milioni di euro. Ebbene ora gli azionisti, a cominciare da quelli raccolti nel patto di sindacato, sono chiamati a fare la loro parte” . Le firme del Corsera chiedono un aumento di capitale adeguato alle necessità, per rilanciare il quotidiano nell’immediato e stilare un piano di sviluppo triennale . “Se 180 milioni di investimenti non bastano, se ne dovranno stanziare di più. Se ci sono azionisti che non sono in grado di reggere lo sforzo per difficoltà legate alle loro aziende, dovrebbero lasciare spazio a nuove forze” , dicono i giornalisti, intimoriti dalle scelte future del patto (con Mediobanca, Fiat, Fondiaria-Sai, Pirelli e Intesa Sanpaolo in prima fila), che sembra voler più che altro traccheggiare.
Il cdr del Corriere chiede nuove forze in Rcs

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