Nokia sta ignorando la richiesta di 20,8 miliardi di rupie (circa 383 milioni di dollari) avanzata dal fisco indiano , sostenendo che non è tenuta a pagare questa cifra e che continuerà a contestare l’ingiunzione. A febbraio scorso è stato effettuato un accertamento fiscale sulle strutture amministrative e produttive di Nokia situate in India , dopodiché le autorità indiane hanno deciso di pretendere dal produttore finlandese il mega-importo per tasse non pagate. Secondo una nota pubblicata sul sito di un tribunale indiano, l’ingiunzione di pagamento dei tributi arretrati copre cinque anni fiscali a partire dal 2006/2007 . Contestualmente all’emergere del caso, si è scatenata in India la protesta popolare contro le aziende straniere che, a detta dei locali, farebbero affari nel Paese asiatico senza versare le dovute tasse. In seguito l’ Alta Corte di New Delhi ha emanato un sospensiva della richiesta presentata dal fisco.