Linus chiude, per mancanza di fondi. La rivista, caposaldo della cultura italiana dal 1965 a oggi, è costretta ad abbandonare le edicole, almeno temporaneamente, per le difficoltà dell’editore Baldini e Castoldi, che in tempo di crisi ha deciso di ridurre le proprie attività. “ Linus si è temporaneamente fermato per una serie di problemi gravi e di complicata soluzione, riguardanti stampa e logistica e conseguenti a un difficile momento della società editrice. La volontà dell’editore – spiega un comunicato apparso sul sito delle società – è senz’altro quella di proseguire la pubblicazione, come ovvio permettendo agli abbonati di recuperare i numeri persi”. Fondata da Giovanni Gandini nel 1965 e intitolata al celebre personaggio ideato da Charles Schultz , Linus è da quasi mezzo secolo patria del fumetto: sulle sue pagine sono apparsi per la prima volta in Italia proprio i Peanuts , e poi Calvin & Hobbes , Corto Maltese , Dick Tracy e le tavole di Andrea Pazienza . La rivista è stata inoltre terreno fertile per intellettuali di spicco del secondo dopoguerra, da Oreste del Buono (che ne fu anche direttore) a Pier Vittorio Tondelli. Il viaggio, per ora, si ferma qui.
Addio Linus, da 50 anni patria del fumetto

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