Il 2013 è partito decisamente in sordina per il mondo della carta stampata italiana. Dopo la crisi di Rcs, che ha annunciato licenziamenti e dismissioni, sono i dati sulla pubblicità a scuotere l’ambiente: nel primo quadrimestre, il fatturato delle inserzioni è diminuito del 25,1% rispetto al 2012 . Il periodo nero dell’informazione cartacea continua, dunque: secondo quanto rivela l’Osservatorio Stampa Fcp, i quotidiani a pagamento nel complesso hanno registrato una contrazione degli investimenti pubblicitari del 24,4% in termini di introiti e del 13,2% in termini di spazio. Il settore stenta e non dà particolari segni di ripresa. Nei prossimi mesi torneranno a essere cruciali i finanziamenti pubblici, che però dovrebbero sparire nell’arco del prossimo biennio, lasciando i giornali alle prese con problemi di bilancio sin qui insormontabili. E la pubblicità, anche a causa del difficile momento globale, non sembra disposta a offrire una soluzione.
La pubblicità abbandona la stampa

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