In Senato si discute di interventi utili a salvaguardare quel poco che rimane del mercato editoriale. Il gruppo legato a Grandi Autonomie e Libertà, in un’interrogazione rivolta al ministro dell’Economia, ha chiesto di mantenere l’ Iva sugli abbinamenti ai prodotti librari e d’informazione al 4% . Il decreto legge 63/2013, in fase di conversione, prevede infatti la crescita dell’imposta su libri e affini fino al 21% , standard ormai consolidato per molti beni di consumo. Secondo i senatori, però questo “determinerebbe la scomparsa dalle edicole di dvd, cd e beni connessi, in quanto prodotti culturali, alla diffusione delle pubblicazioni, togliendo dal canale di diffusione il 35% delle vendite complessive”. Il circolo vizioso porterebbe a un probabile calo degli acquisti, nonché alla chiusura di edicole e punti vendita, già fiaccati dalla crisi.
Iva al 4%, ancora, per salvare l’editoria

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