I cellulari di ultima generazione possono essere anche attenti ai diritti di chi li costruisce, così come all’impatto ambientale prodotto da tutti i materiali che li compongono: è il caso di Fairphone, primo smartphone equo-solidale . La start-up olandese che dà il nome al dispositivo si fregia di offrire hardware e software di alto livello, ma anche di controllare tutta la filiera produttiva in modo tale da non penalizzare alcuno dei lavoratori che partecipano alla catena. Fairphone seleziona i fornitori secondo il criterio della solidarietà (escludendo così materiali preziosi che potrebbero finanziare criminalità o potentati senza scrupoli), monitora le condizioni di lavoro degli operai alle catene di assemblaggio, promuove l’open source anche nel campo del design e usa imballaggi minimi. Di tutto questo informa costantemente l’utenza. Il cellulare, in linea con i principi equo-solidali, è progettato per durare a lungo : monta una versione di Android 4.2 modificata da Kwame Corp., specializzata in app di utilità sociale, uno schermo da 4,3 pollici e un processore Mediatek quad-core da 1,2 Ghz. Le fotocamere sono da 8 e 1,3 megapixel. Il prezzo, per quanto possibile, è in linea con le intenzioni della compagnia: Fairphone costa 325 euro Iva inclusa ed è quindi catalogabile come cellulare low cost.
Fairphone, in arrivo lo smartphone equo-solidale

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