Google si riavvicina almeno un po’ agli organi antitrust europei , che da tempo chiedono al motore di ricerca di riorganizzare le modalità di raccolta e distribuzione della pubblicità nel Vecchio Continente. L’accordo tra la compagnia americana e l’Ue sembra più vicino, mentre si allontana per BigG lo spettro di sanzioni multimilionarie. A dar conto della buona volontà del colosso del web è Joaquin Almunia , vicepresidente della Commissione europea, secondo cui un’intesa va nell’interesse di entrambe le parti. Google, infatti, è sotto osservazione anche per l’acquisizione delle attività mobili di Motorola e per la gestione dei dati degli utenti, leggasi ‘problemi di privacy’. Sciogliere i nodi sull’advertising online e porre fine a un contenzioso nato nel 2010 potrebbe essere il primo passo per riconquistare la fiducia delle istituzioni europee. Da Mountain View hanno dato disponibilità a rivedere le proprie strategie pubblicitarie , anche se Almunia non ha voluto enunciare i termini del possibile accordo: “Non posso svelare gli aspetti confidenziali, né anticipare le conclusioni dell’indagine antitrust in corso […]. La società si è impegnata a fornire dati empirici relativi alle sue nuove proposte, per mostrare il loro impatto. Allo stesso tempo lavoreremo nelle prossime settimane per finalizzare la stesura precisa del testo degli impegni proposti” . Google spera che il piano presentato nelle ultime ore soddisfi le richieste Ue e magari smussi l’intransigenza continentale in materia di privacy e tasse. Anche i colossi, a volte, si piegano.
Google, due passi verso l’Antitrust

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