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4 Ottobre 2013 | Attualità

La Francia mette al muro Amazon

Il Parlamento francese, tramite una legge ad hoc, impedirà ad Amazon di consegnare gratuitamente i libri a casa dei clienti d’Oltralpe . La norma è stata adottata con consenso bipartisan per proteggere “il tessuto sociale delle librerie (francesi, ndr)  dai giganti americani”.  L’Assemblea nazionale, giovedì 3 ottobre, ha dato il via alla dura lotta contro il colosso internet statunitense, accusato di falsare il mercato con i suoi prezzi bassi e le sue offerte, e al tempo stesso di sgretolare il tessuto delle librerie, a quanto pare snodo cruciale per il mantenimento dell’identità francese. Ora spetterà al Senato votare la (scontata) approvazione definitiva della legge. Il ministro Filippetti ha parlaro senza mezzi termini di concorrenza sleale: “La prova è che la spedizione gratuita non viene offerta nei Paesi privi del prezzo unico del libro. Lo fanno per acquisire una posizione dominante. Una volta che avranno schiacciato la nostra rete di librerie unica al mondo, torneranno ad aumentare i prezzi” . Il prezzo unico fu introdotto in Francia nel 1981, per impedire alle grandi catene un gioco al ribasso dei prezzi che avrebbe fatto scomparire le librerie di quartiere. Oggi il problema è Amazon, la cui azione è molto più difficile da limitare. Resta da vedere se la via del protezionismo sia legittima e più adatta a salvare un settore in forte trasformazione, come quello dell’editoria. Il governo di Parigi ha sollevato la questione dell’eccezione culturale, mentre il sito di e-commere sostiene che ogni provvedimento che innalza il prezzo finale del libro vada contro gli interessi (e il potere d’acquisto) dei francesi.  E’ ineluttabile che l’evoluzione digitale ponga questioni socio-economiche nuove : lima il distacco tra chi fa e chi legge libri, mettendo in pericolo il vecchio sistema distributivo più ancora delle attività degli editori, che anzi nel web possono trovare una risorsa utile a rimpolpare vendite e presenza sul mercato. Lo scontro tra protezionismo e liberismo probabilmente non porterà a una soluzione che garantisca tutte le parti in causa. L’industria scricchiola, quel che resta sono i libri, identici a sé a prescindere da formato e distributore.

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