Chen Yongzhou , giornalista del quotidiano New Express di Canton, nel sud-est della Cina, ha c onfessato di fronte alle telecamere dell’emittente televisiva statale cinese Cctv di avere intascato tangenti per confezionare articoli contro la Zoomlion , azienda a capitale pubblico di macchinari per le costruzioni, oggetto da parte di Chen di dure critiche sul giornale per cui scriveva. Il reporter era stato arrestato settimana scorsa con l’accusa di avere “ danneggiato l’immagine commerciale ” del gruppo. Il suo caso era stato portato alla luce dallo stesso New Express, che ha pubblicato in prima pagina a grandi caratteri, evento rarissimo nella Repubblica Popolare, una richiesta di rilascio a favore del proprio collaboratore: “ Per favore liberatel o”, strillava il titolo. Nel relativo articolo il giornale, oltre a chiedere la scarcerazione di Chen, spiegava anche ai lettori che il materiale prodotto dall’accusato sul conto della Zoomlion era accurato e verificato. Il giorno dopo, sempre in prima pagina, il New Express aveva sollecitato di nuovo le autorità a rilasciare il giornalista, da poco arrestato. Secondo quanto dichiarato dal cronista, gli a rticoli finiti sotto inchiesta sarebbero stati scritti da altri e poi consegnati a lui, purchè li pubblicasse con la propria firma. Chen ha raccontato di fronte alle telecamere di aver riscosso, per ogni pezzo pubblicato, un compenso illecito per decine di migliaia di yuan. Non ha invece voluto fare il nome di chi gli avrebbe passato gli articoli. “ Sono pronto a confessare e a pentirmi dei miei reati” , ha dichiarato Chen, “e vorrei chiedere scusa alla Zoomlion, ai suoi azionisti e alla stampa, la cui credibilità ha sofferto per causa mia e della mia famiglia”.
Giornalista cinese confessa: tangenti per scrivere contro il regime

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