In futuro lo smartphone riuscirà a predire le mosse, a suggerire gli acquisti o i servizi di cui si ha bisogno in quel momento. Insomma lo smartphone diventerà più intelligente di te. E’ questo il futuro tecnologico, previsto e illustrato da Gartner in occasione del Symposium ITxpo 2013. ” Lo smartphone sta diventando più intelligente e sarà più intelligente di noi entro il 2017 “, ha affermato Carolina Milanesi, research vice president di Gartner, che spiega: “Se c’è traffico, lo smartphone ti sveglierà prima, per arrivare puntuale all’incontro con il capo, o più semplicemente invierà un messaggio di scuse se si tratta invece di un incontro con il collega “. Tutto questo sarà possibile nel giro di pochi anni, grazie alle informazioni, ai sensori, ai dati personali che lo smartphone saprà raccogliere. O meglio, grazie al cosiddetto cognizant computing, il prossimo passo nel personal cloud. Entro il 2017 i cellulari saranno più intelligenti delle persone non grazie a un’intelligenza intrinseca, ma semplicemente grazie al cloud e ai dati memorizzati, che daranno loro la capacità computazionale di dare un senso alle informazioni che hanno in modo da apparire intelligente. “I telefoni diventeranno il nostro agente segreto digitale – prevede l’analista di Gartner – ma solo se siamo disposti a fornire le informazioni di cui hanno bisogno”. Per raggiungere questa completa esperienza di cloud personale, il cognizant computing si deve sviluppare in quattro fasi: sync me (sincronizzarmi), see me (osservarmi), know me (conoscermi); be me (essere me). Attualmente sono stati raggiunti i primi due livelli, ma presto anche le altre due fasi saranno possibili con lo sviluppo delle applicazioni.
Un futuro di smartphone intelligenti

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