Google come un editore, anzi di più, come l’intero comparto informazione su carta degli Stati Uniti . Il motore di ricerca, secondo i dati riportati da Business Insider, ha incassato negli Usa oltre 10 miliardi di dollari dalla pubblicità nei primi sei mesi del 2013, più di tutta l’industria legata ai giornali. Il riassesto del mercato pubblicitario, che dal 2004 a oggi ha ridotto del 50% gli investimenti sui media canonici e re-indirizzato parte del denaro verso il web , ha incoronato BigG come nuovo ricettacolo adv e, di conseguenza, come il primo centro media d’Oltreoceano. I servizi della compagnia comprendono mappe, social network (Plus), video (YouTube), ricerche semplici e informazione (News): grazie a questa diversificazione e al crescente traffico web, a fine anno Google Us dovrebbe avere un fatturato pubblicitario pari a quello registrato dalla stampa nel 2007, ovvero prima dell’esplosione della nuova crisi economica. In dieci anni, il ruolino di marcia di BigG è stato incredibile: nel 2004, gli introiti di banner e affini era di circa 2,5 miliardi di dollari annui in America, mentre i quotidiani raccoglievano nel complesso 47 miliardi. Ora il motore di ricerca mira al traguardo dei 25 miliardi annui, mentre i quotidiani difficilmente supereranno i 18 miliardi. Il fenomeno di Mountain View sta monopolizzando l’attenzione degli investitori e oltrepassando i confini di internet: Cnn e News Corp. resistono, ma il nuovo termine di confronto per le multinazionali dell’informazione e dell’intrattenimento ormai è Google.
Google, il centro media più grande degli Usa

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