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26 Novembre 2013 | Economia

I provider devono bloccare i siti pirata

Un fornitore di connessione internet, quando gli è richiesto, deve bloccare ai suoi clienti l’accesso ai siti che offrono illegalmente contenuti protetti da diritto d’autore. A ribadire il ruolo attivo dei provider è l’avvocato Cruz Villalon, nelle conclusioni della causa tra Upc Telekabel Wien, provider austriaco, e Constantin Film Verleih, società di produzione cinematografica dello stesso Paese. Il giudice del processo gli ha dato ragione. Villalon si rifà alla  legislazione europea, che impone agli Stati membri di assicurare la giusta protezione ai titolari dei diritti d’autore , che possono richiedere un provvedimento inibitorio nei confronti di intermediari i cui servizi vengano utilizzati per ledere il copyright da loro detenuto. I fornitori di connessione devono essere considerati al pari di qualsiasi altro intermediario, anche se spesso i gestori dei siti operano al di fuori dell’Unione europea, con portali registrati in Africa o in Asia. Così Upc, e gli altri provider europei, dovranno agire di conseguenza.

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