Joaquin Alumnia , commissario europeo per la concorrenza, torna su un problema antitrust aperto fin dal 2010: le due occasioni di trattativa con Google non sono andate a buon fine, motivo per cui servono risposte certe entro settimane e non mesi. Molti concorrenti, nel 2010, hanno segnalato Google come un’azienda che si trova in una posizione estremamente dominante e per loro inaccettabile nel campo dei motori di ricerca, dalla quale ogni possibile concorrenza risulta molto penalizzata. Da allora sono in corso trattative e adeguamenti da parte di Google, in contatto con i rappresentanti Ue che svolgono questo tipo di indagini, al fine di evitare le temutissime multe come quelle già viste in passato ai danni di Microsoft. Alumnia ha manifestato con un certo fastidio come i risultati ottenuti fino ad oggi siano stati molto deludent i e del tutto inadeguati a risolvere il problema, ritenuto tale non solo dai concorrenti di BigG ma anche dalla Ue stessa. In base alla normativa vigente, una eventuale multa Ue può raggiungere il 10% del fatturato annuo che, facendo i conti in tasca a Google per il 2012 si tratterebbe di circa 5 miliardi di dollari.
Alumnia: Google si deve adeguare alla normativa europea

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