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21 Gennaio 2014 | Attualità

Paramount solo in digitale, addio alla pellicola

Hollywood si adegua al passo del tempo e abbandona la pellicola in favore delle tecnologie digitali : non solo in fase di produzione, ma anche per la distribuzione. Dall’inizio di gennaio, le opere firmate Paramount Pictures , uno dei colossi del cinema americano, sono consegnate alle sale esclusivamente in versione computerizzata. Le storiche ‘pizze’ vanno definitivamente in pensione in favore dei più pratici ed economici file , trasportabili in memorie digitali e trasmissibili via connessione satellitare. Fa quasi sorridere che a inaugurare l’era tutta digitale di Paramount sia stato The Wolf of Wall Street (uscito negli Usa il 25 dicembre 2013), ultima fatica di Martin Scorsese, regista che da mezzo secolo contribuisce a rivitalizzare il fascino e le meraviglie della Hollywood classica, che della pellicola ha fatto un’istituzione, lanciando una fondazione per la preservazione dei vecchi lungometraggi a rischio scomparsa. Al di là del fascino nostalgico, il digitale permette alle case di produzione un risparmio ingente (girare in pellicola e stamparne le copie costa caro e gli sprechi sono enormi) e, se aggiornato nel modo corretto, di eludere il problema dell’usura dei film. Saranno i cinema, soprattutto dei paesi in via di sviluppo, ad avere qualche problema: il cambio di tecnologia, per quanto annunciato, mette a rischio migliaia di piccole sale indipendenti, che non possono permettersi l’investimento per installare i nuovi proiettori (tra i 50mila e i 70mila euro per schermo). In Italia, secondo i dati Anec, solo il 62% delle sale ha effettuato l’adeguamento. Negli Stati Uniti, il 92% degli esercenti ha convertito per tempo gli impianti e, dopo l’annuncio di Paramount, attende quelli delle altre major: 20th Century Fox e Disney potrebbero presto passare il Rubicone e scegliere la via esclusiva del digitale. Il presente del cinema è già in codice binario , in futuro si parlerà di pellicole e proiezionisti solo nei racconti romantici degli addetti ai lavori.

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