Il Garante delle Comunicazioni sta per recepire la legge 44 del 2012 con cui applicherà le nuove regole sulla tassa che le emittenti televisive pagano allo stato per l’uso delle frequenze . Secondo la nuova disciplina i l canone delle tv sarà a carico degli operatori di rete e non su la casa madre. Per cui non su Rai ma su Raiways, non su Mediaset ma su Elettronica Industriale Towers . E’ una differenza decisiva e che comporta sconti milionari. Fino a oggi veniva applicato un canone dell’1% del fatturato degli editori nazionali, mentre quelli locali dovevano un importo fisso di 17.776 euro. Il 96% del gettito (circa 49 milioni) ricadesse su Rai e Mediaset. Ora che il contributo si applicherà agli operatori di rete, il gettito scende vertiginosamente, con risparmi di circa 10 milioni a testa per Rai e Mediaset all’anno a regime, e una perdita per lo Stato nel 2014 di una quarantina di milioni (per gli anni 2011 e 2012). In aggiunta, gli editori nazionali minori, pagheranno di più: molti di loro, finora esenti perché nati dopo la rivoluzione del digitale terrestre, saranno costretti a pagare (Dfree, H3G, Telecom Italia Media per due delle sue reti).
Canone frequenze, sconto a Rai e Mediaset

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