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3 Aprile 2014 | Economia

Amazon fa la televisione con Fire Tv

Apple Tv, Chromecast di Google e Netflix ora tremano: Amazon entra in queste ore nel mercato dei contenuti in streaming e, come sempre quando apre una nuova frontiera per le sue attività, lo fa con prezzi concorrenziali e un servizio ricco e capillare. Ribattezzato Fire Tv. La nuova tecnologia offerta da Jeff Bezos & Co. consiste in un piccolo decoder, per ora disponibile solo negli Stati Uniti al prezzo di 99 dollari (quanto quello di Apple, ma più dei 35 richiesti da Google). Il servizio è di ampia portata e ha grandi ambizioni: in prospettiva, Amazon vuole raccogliere tutti i suoi contenuti e proporli in visione o in ascolto diretto via web, su dispositivi fissi e mobili, rimpolpando il catalogo con contenuti terzi (come quelli della stessa Netflix, le cui serie saranno a disposizione di Fire Tv). Il tutto, con un hardware capace di performance d’alto, grazie al processore quad.core e alla Ram da 2 gigabyte. Queste caratteristiche tecniche rendono la tv in streaming del colosso dell’e-commerce tre volte più potente di quella studiata da Apple , mentre l’ecosistema aperto promosso da Bezos mira a fare concorrenza a Chromecast, che si limita a offrire film, serial e show appositi, a differenza del catalogo onnivoro di Amazon, che comprenderà anche videogame, clip musicali, concerti, ed eventi sportivi. Fire Tv sarà agibile per qualunque produttore di contenuti, che potrà pensare programmi specifici per la piattaforma oppure proporre ad Amazon la diffusione del proprio catalogo.  Il dispositivo è basato sul sistema operativo Android (progettato proprio da Google) e sul canonico linguaggio html: questo lo rende molto appetibile per gli sviluppatori , che potranno progettare app facilmente compatibili con Fire Tv e interagire direttamente con la rete e i dispositivi mobili dotati di Android. Tra i primi grandi partner della tv liquida firmata Amazon ci sono YouTube , Hulu , N etflix e la Nba , che porteranno in dote un gran numero di filmati e soggetti, dal cinema allo sport, cui si aggiungeranno i contenuti di Amazon Instant Video (film e serie tv). Per quanto riguarda i videogiochi, l’idea è quella di fornire nel prossimo futuro un gamepad (intorno ai 40 dollari) che permetta un’esperienza videoludica meno spettacolare di Ps4 e Xbox One ma più adatta alla crescente utenza mobile, sfruttando le funzioni di Android già dedicate a questo aspetto. A dar manforte in questo campo ci penseranno gli Amazon Game Studios, ramo della società dedicato alla creazione di videogame e autore di un titolo di culto come Minecraft: Pocket Edition . Il decoder, inoltre, è dotato di un assistente vocale capace di recepire i comandi direttamente dalla voce dell’utente e si appoggia al cloud della compagnia, che fungerà da videoteca per gli iscritti. L’impresa è titanica e coinvolge ad ampio spettro le attività di Amazon , dal portale di e-commerce all’archiviazione virtuale, passando per la produzione di contenuti e sistemi di pagamento online. Inizialmente, come spesso accade alle trovate di Jeff Bezos, sarà dura produrre utili; ma tra qualche anno, quando il tutto sarà rodato e il colosso di Seattle si troverà in possesso non solo dei contenuti, ma di tutte le strutture del sistema, sarà difficilissimo per chiunque competere al suo livello. Se non sarà rivoluzione, sarà un’invasione: lenta ma pervicace.

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