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29 Aprile 2014 | Economia

Cina, ora si posso vendere le console

Dopo 14 anni cade il divieto di commercializzazione delle console da gioco in Cina . Nello scorso settembre il governo annunciava che avrebbe istituito la Free Trade Zone a Shanghai e da allora ha lavorato sul regolamento su come la zona commerciale verrà gestita. Le società straniere, come Sony, Microsoft e Nintendo, possono ora operare all’interno di questa zona, così come qualsiasi società di sviluppo di videogiochi locale. Nel giugno del 2013 , il governo cinese ha rivelato che sarebbe finito il divieto di produzione e vendita di console per videogiochi, che era stato introdotto nel 2000. Le imprese straniere avrebbero avuto il permesso di produrre i propri sistemi di gioco e di venderli unicamente all’interno della Ftz. Quest’ultima è stata poi attivata il primo ottobre successivo, con la promessa che i regolamenti verranno stabiliti gradualmente nel giro di due o tre anni. A gennaio, invece, il Consiglio di Stato cinese ha ufficialmente annunciato la fine del divieto alla vendita di console, dando così il via libera ai produttori esteri di commercializzare i loro sistemi. Ma il via libera è diventato effettivo solamente la scorsa settimana , con la pubblicazione della prima serie di regole sulla vendita di console. Il Ministero della Cultura del paese ha anche rivelato che le  linee guida sul software sono state riviste. Si dà l’opportunità ai produttori stranieri di commercializzare i loro giochi all’interno della Cina, ma il Ministero si riserva comunque il diritto di impedire la vendita di qualsiasi contenuto ritenuto “ostile alla Cina o non in conformità con la visione del governo”.

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