I colossi internet sono corsi, una volta svelata la falla nei sistemi di navigazione criptata, identificata con il nome di Heartbleed , sono corsi ai ripari. Il 57% dei siti online, però, non ha preso alcuna misura per garantire la privacy dei propri utenti e non ha fatto nulla per riparare la vulnerabilità. A lanciare il nuovo allarme è Netcraft , con un rapporto secondo cui solo il 14% dei siti toccati da Heartbleed ha adottato rimedi corretti per superare i rischi derivanti dalla falla. Molti indirizzi restano vulnerabili e perciò pericolosi per gli internauti, anche se poggiano su piattaformae minori e meno trafficate. Per evitari ulteriori pericoli, serve sostituire i certificati di autenticità , revocando i vecchi e generandone di nuovi, a partire da chiuavi di crittografia create dopo la scoperta di Heartbleed. Gli utenti, comunque, non sembrano interessarsi più di tanto al problema: stando a un sondaggio di Software Advice, il 67% dei naviganti americani non ha preso provvedimenti per evitare il furto dei propri dati, lasciando inalterate password e chiavi d’accesso.
Heartbleed spaventa ancora il web

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