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30 Maggio 2014 | Attualità

Google promette l’oblio con un modulo

Sono online i documenti da compilare per chiedere a Google la cancellazione dei link a contenuti non più rilevanti sul proprio conto dai suoi risultati di ricerca . La compagnia americana ha predisposto lo strumento in risposta alle richieste dell’Unione europea, che la scorsa settimana aveva ribadito la necessità di garantire agli internauti la sparizioni dal web. Qualora i materiali rinvenuti online dai motori di ricerca fossero ritenuti dagli interessati “inadeguati, irrilevanti o eccessivi in relazione agli scopi per cui sono stati pubblicati” , basterà compilare il modulo e il motore di ricerca sarà obbligato a bloccare i link. Con questo strumento, secondo la Corte europea, si mantiene il diritto all’oblio digitale, ovvero all’esclusione o alla sparizione dalla rete.  La compilazione del modulo è semplice e intuitiva: dopo aver selezionato il paese di provenienza tra quelli dell’Ue , si digitano nome e cognome dell’utente, si specifica l’eventuale rapporto con la persona interessata, si scrive un indirizzo e-mail di riferimento e si danno i dettagli degli indirizzi url per i quali viene richiesta la rimozione, spiegandone brevemente il motivo. Completa il tutto, una scansione della carta d’identità che confermerà le proprie generalità.  Google evita così ulteriori richiami da parte di Bruxelles, anche se la questione legata al diritto all’oblio è complessa : alcuni giuristi e internauti ne fanno un baluardo di libertà e autonomia rispetto ai meccanismi fagocitanti del web, mentre secondo altri il procedimenti imposto dall’Ue rischia di penalizzare la circolazione e il reperimento di informazioni online, limitando di fatto la libertà e le potenzialità del mezzo. Anche se l’idea di non essere totalmente in balìa di un motore di ricerca non è poi così male.

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