È stato lo stesso presidente esecutivo di Telecom Giuseppe Recchia che ha comunicato in un videomessaggio con una certa soddisfazione il s uccesso del piano per l’azionariato diffuso varato dall’aziend a. Alla fine sono stat i 10.500 i dipendenti Telecom che vi hanno aderito : si tratta di circa il 20% della forza lavoro. Già il primo giorno, cioè il 26 giugno, avevano sottoscritto le azioni 5.500 dipendenti ed erano state prenotate 55 milioni di azioni; il Piano però ne metteva a disposizione solo 54 milioni: ora si dovrà effettuare una ripartizione fra tutti i dipendenti. La possibilità di pagare le azioni con il Tfr e di poter ricevere fra un anno un’azione supplementare ogni tre acquistate hanno certamente determinato il successo dell’iniziativa che ora l’Asati, l’associazione che raggruppa la maggior parte dei dipendenti azionisti, vorrebbe veder replicata nei prossimi anni. In realtà anche nel 1998 l’azionariato diffuso fra i dipendenti, prima della privatizzazione, fu un successo; poi però la maggior parte dei lavoratori vendette le azioni alla Bell di Colaninno durante la famosa opa che determinò il fortissimo indebitamento che ancor oggi affligge Telecom Italia.
Telecom Italia, successo per l’azionariato diffuso

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