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14 Luglio 2014 | Attualità

Microsoft pensa all’oblio in proprio

Il diritto all’oblio non tocca solo Google. Altre società attive nelle ricerche web dovranno affrontare le richieste di cancellazione dei link da parte degli utenti: tra queste Microsoft, che si sta attrezzando predisponendo dei moduli da compilare online, sulla falsariga di quanto già fa BigG . Tuttavia, come riporta The New York Times , la compagnia di Redmond svilupperà un sistema con qualche differenza rispetto a quello della rivale . A Microsoft sono preoccupati per la gestione delle richieste: dopo che Google ne ha ricevute 70mila in un mese, l’azienda americana sta vagliando l’ipotesi di predisporre una squadra dedita solo alla ‘questione oblio’, che scandagli i moduli degli utenti e provveda a verificare la necessità o meno di cancellare i link dai risultati di ricerca su Bing, qualora “inadeguati o pertinenti” . Bing non supera il 5-6% delle interrogazioni web in Europa , ma nonostante ciò dovrà fare i conti, letteralmente, con le questioni legate al diritto all’oblio, piuttosto complesse nel suo caso: Microsoft, infatti, si appoggia a Yahoo! per i servizi di ricerca, motivo per cui i colossi coinvolti, comunque sarà il servizio dedicato agli utenti, saranno due.

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