Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

28 Luglio 2014 | Attualità

L’oblio a metà di Google

Più di novantamila richieste, di cui solo la metà esaudite. Questo il bilancio di due mesi di diritto all’oblio sancito ufficialmente dalla Corte europea e applicato da Google. Il motore di ricerca ha ricevuto decine di migliaia di segnalazioni di utenti che chiedevano la cancellazione di link che li riguardavano dai risultati di ricerca: nel 50% dei casi, la compagnia ha però negato l’assenso. Un utente su due vorrebbe la sparizione degli indirizzi che lo riguardano dai risultati elencati da BigG, ma non ha i requisiti adatti per ottenere questo privilegio: spesso i link sono notizie tutt’oggi valide, che non compromettono in maniera inadeguata la privacy e non contengono contenuti inesatti. Dei 328mila incriminati, dunque, ne sono stati estromessi dalle ricerce poco più di 160mila . L’Europa, la prima a preservare per legge la volontà di sparizione dalla rete (almeno teorica), fa da laboratorio per il resto del pianeta , in cui ferve la discussione tra attivitsti web e sostenitori dei diritti individuali. I più attenti al fenomeno, nel Vecchio Continente, sembrano essere i cittadini di Francia, Germania e Spagna; in Italia, i moduli inviati a Google sono stati circa 6mila. Il processo di vaglio delle richieste va ancora migliorato, così come le modalità di intervento : per ora da Mountain View hanno tolto le pagine solo dalle ricerche locali, ovvero della nazione da cui è giunto il modulo di stralcio, ma l’Ue ha in programma un incontro per definire al meglio le norme e l’applicazione del diritto all’oblio, per evitare che la rete venga privata di pagine importanti e che tutto il lavoro ricada sulla discrezionalità dei motori di ricerca. Sulla questione, insomma, c’è ancora molto da dire.

Guarda anche:

L’Italia sui giornali del mondo: 18 e 19 dicembre 2025

I media internazionali del 18-19 dicembre 2025 hanno concentrato l'attenzione sull'Italia principalmente per il suo ruolo nel vertice UE di Bruxelles, dove il Premier Meloni ha negoziato sia il...
accordo

Appalti sotto la lente per la sede del Governo italiano

Un articolo di stampa individua affidamenti diretti da Palazzo Chigi a soggetti implicati con l'ultradestra Trentanovemilanovecentonovantanove euro. Non uno di più. È questa la cifra che concentra,...

Sette italiani su dieci bocciati in grammatica

Secondo la ricerca condotta su 1.600 partecipanti, tra gli errori più comuni ci sono “pultroppo”, “c'è ne”, "ke fai?”. Un recente studio condotto da Libreriamo, media digitale dedicato ai...