Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

6 Ottobre 2014 | Attualità

Tecnologia a scuola in Liguria, un disastro

Una inchiesta fatte nelle scuole liguri in merito alla disponibilità e utilizzo di tecnologia che dà risultati disastrosi. E la Liguria non è da credere sia la regione messa peggio. L’indagine dal titolo “Nella scuola che vorrei” commissionata dall’agenzia regionale per i servizi educativi getta una luce cupa sulla capacità della scuola di preparare e formare grazie alla tecnologia. Su mille studenti delle superiori liguri il 65% non può usufruire della rete wifi perché riservata solo al personale scolastico mentre un 84% può utilizzare di una lavagna elettronica e il 17% non sa se nella propria scuola sono presenti aule computer. Questi risultati saranno presentati nel corso degli Stati generali della scuola che si svolgeranno l’8 e 9 ottobre ai Magazzini del Cotone di Genova. La conferenza regionale sul sistema educativo sarà l’occasione per fare il punto sulla situazione a partire dal l’ascolto di tutti i soggetti impegnati: docenti, dirigenti scolastici, operatori della formazione, famiglie e studenti. Tra i temi al centro dell’incontro, la scuola digitale, per la quale la Regione Liguria, che ha stanziato 2 milioni di euro, lancia un’alleanza con Università e Direzione Scolastica Regionale. “Sono necessari nuovi strumenti e metodologie ma anche le tematiche dell’integrazione. Vorremmo una scuola buona, bella, moderna e sempre accogliente” ha detto l’assessore regionale all’istruzione Pippo Rossetti.

Guarda anche:

L’Italia sui giornali del mondo: 18 e 19 dicembre 2025

I media internazionali del 18-19 dicembre 2025 hanno concentrato l'attenzione sull'Italia principalmente per il suo ruolo nel vertice UE di Bruxelles, dove il Premier Meloni ha negoziato sia il...
accordo

Appalti sotto la lente per la sede del Governo italiano

Un articolo di stampa individua affidamenti diretti da Palazzo Chigi a soggetti implicati con l'ultradestra Trentanovemilanovecentonovantanove euro. Non uno di più. È questa la cifra che concentra,...

Sette italiani su dieci bocciati in grammatica

Secondo la ricerca condotta su 1.600 partecipanti, tra gli errori più comuni ci sono “pultroppo”, “c'è ne”, "ke fai?”. Un recente studio condotto da Libreriamo, media digitale dedicato ai...