La procura di Roma ha iscritto il direttore di Diario Enrico Deaglio nel registro degli indagati per diffusione di notizie false, esagerate e tendenziose atte a turbare l’ordine pubblico. Deaglio è stato interrogato oggi nell’ambito dell’inchiesta aperta sui presunti brogli elettorali denunciati nel film “Uccidete La democrazia” dello stesso Deaglio e di Beppe Creamagnani. Durante l’interrogatorio i pubblici ministeri Salvatore Vitello e Francesca Aloi hanno comunicato a Deaglio che era un indagato, che l’interrogatorio veniva sospeso e che dovrà presentarsi in Procura prossimamente accompagnato da un difensore. “Sono stato indagato – ha detto Deaglio – sulla base del fatto che è impossibile manipolare elettronicamente i dati ufficiali”. Secondo i Pm la proclamazione degli eletti è basata esclusivamente sui dati pervenuti alle Corti di Appello e alla Cassazione e non su quelli che arrivano nei computer del Viminale. Deaglio ha precisato però che il suo film non si occupava di questo, ma della “notte dei misteri”.
Deaglio da accusatore a indagato

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